Urlo il mio primo barbarico YAWP nel mondo a Treviso. L’eco si sposterà – e io con esso – al sole di Napoli, all’acquosa Venezia e infine alla bella Verona. Mi laureo in Storia e Critica delle Arti in un’epoca lontana, in cui il mondo ancora era storico e artistico e soprattutto privo di Internet, fatto che rese l’impresa molto storica ed anche meravigliosamente bohemmienne. Dopo avventure trascorse da Strega e Sirena, venne seriamente la stagione del lavoro serio serioso ed autorevole tra grandi imprese economiche (e noiosocosmiche) poi abbandonate per imprese più g-astronomiche e cosmocomiche. Da cacciatrice di teste nella giungla degli mondo degli affari passo a cacciare sogni nelle teste del mondo.

E fui infine rapita dall’Ippogrifo. Venne dunque la stagione del lavoro divertente e giocoso, lunare e smarrito, da fare a bocca aperta, con gli occhi grandi, a braccia alzate, gambe sgambettanti urlando barbaricamente molteplici, sconclusionati, adorabili “YAAAAAAWPPPP!”.